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Angelini Ginetantum Soluzione Vaginale 10 Flaconi 10 ml
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Disinfezione della mucosa vaginale. Disinfezione e pulizia della cute lesa (ferite, piaghe, ustioni).
principio attivo: Dimetil-didecil ammonio cloruro g.1,0
Polisorbato 20 g. 6 Essenza di bergamotto (profumo GM 4138) g. 0,03 Fragranza limoncina (essenza 5/3 Cedearleaf) g. 0,35 C...
Disinfezione della mucosa vaginale. Disinfezione e pulizia della cute lesa (ferite, piaghe, ustioni).
principio attivo: Dimetil-didecil ammonio cloruro g.1,0
Polisorbato 20 g. 6 Essenza di bergamotto (profumo GM 4138) g. 0,03 Fragranza limoncina (essenza 5/3 Cedearleaf) g. 0,35 Clorofilla mg 4,1 Acqua deionizzata q.b. a ml 100
Ipersensibilità verso i componenti e versi altre sostanze correlate da punto di vista chimico.
Disinfezione della cute lese: Usare il prodotto diluito al 10% (10 cucchiai in 1 litro di acqua) 2, 3 volte al giorno Sulle piaghe da decubito: non usare più di 2 volte al giorno. Ustioni: usare una soluzione al 2% (2 cucchiai in 1 litro di acqua). Se la superficie da trattare è vasta, non usare più di 2 volte al giorno. Disinfezione della mucosa vaginale: usare il prodotto diluito al 2% (2 cucchiai in 1 litro di acqua), 1 volta al giorno per 7 giorni. Antisepsi anche chirurgica delle mani: immergere per 3 minuti le mani in una soluzione al 10% dopo aver eliminato ogni traccia di sapone. Non superare le dosi consigliate.
Non sono previste limitazioni di impiego:
Nessuna.
Non usare per trattamenti prolungati; dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico. L’ingestione o l’inalazione accidentale di alcuni disinfettati può avere conseguenze gravi, talvolta fatali. Evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti (sole o sorgenti artificiali) dopo l’applicazione
Evitare l’uso contemporaneo di altri antisettici e detergenti.
E’ possibile il verificarsi, in qualche caso, di intolleranza (bruciore od irritazione), peraltro priva di conseguenze, che non richiede modifica del trattamento.
Alle normali condizioni d’uso non sono stati riportati danni da sovradosaggio. L’ingestione accidentale può provocare nausea e vomito. I sintomi di intossicazione conseguenti l’ingestione di quantità rilevanti di composti ammonici quaternari comprendono dispnea, cianosi, asfissia, conseguenti alla paralisi dei muscoli respiratori, depressione del SNC, ipotensione e coma. Il trattamento è sintomatico: somministrare se necessario dei lenitivi. Evitare emesi e lavanda gastrica.